Mastalgia e nutrizione
Per la mastalgia è utile una nutrizione corretta per impostare i comportamenti alimentari che favoriscono corrette retroazioni ormonali. Tali comportamenti consistono nel rispetto di una precisa sequenza temporale e qualità corrette per l’ assunzione del cibo. Si consiglia anche l’interdizione dei cibi che contengono direttamente ormoni o interferenti a causa dei criteri economici applicati nella sua produzione. Il trattamento del dolore e dell’infiammazione al seno tramite nutrizione corretta procede però sempre da una accurata diagnosi clinica e si associa a terapia medica coerente quando necessario. La mastalgia è generalmente un dolore acuto, ma può variare da un semplice e lieve disagio fino ad un dolore gravemente invalidante. La mastalgia si può verificare anche durante l’allattamento o dopo lo svezzamento ed è classificato come ingorgo mammario o mastite. Una nutrizione corretta in questo caso serve a contenere il dosaggio di farmaci o terapia invasiva proteggendo in tal modo anche il bambino. La causa più frequente di mastalgia è la mastopatia fibrocistica in fase infiammatoria. In molte donne la mastalgia fa sorgere il timore di un possibile rischio di cancro al seno. La grande maggioranza dei casi di cancro al seno però non esprime se non tardivamente il sintomo di dolore. Pertanto la diagnostica preventiva resta lo strumento più importante per individuarlo. Una visita senologica è dunque sempre necessaria per inquadrare quale è la causa connessa all’infiammazione o al dolore del seno.
La mastalgia può variare a seconda del periodo del ciclo mestruale oppure esserne indipendente. Le cause possono essere inerenti direttamente al seno o a strutture anatomicamente vicine. La mastalgia che varia con le mestruazioni dipende spesso da una mastopatia e\o attività ormonale non equilibrata. Un minimo mastalgia è normale durante il ciclo mestruale, ed è da riferire alla sindrome premestruale. Un dolore al seno può essere normalmente presente a causa di variazioni ormonali che si verificano durante la pubertà in menopausa e durante la gravidanza. Dopo la gravidanza, la mastalgia può essere causato dall’allattamento. Tra le altre cause di mastalgia non ciclico si includono le malattie del fegato ed è verosimilmente dovuto ad un anomalo metabolismo degli steroidi. Anche l’Herpes zoster o le nevralgie intercostali possono provocare mastalgia. La mastalgia può essere di anche di origine iatrogena, ovvero causato da determinati farmaci e medicamenti.
La nutrizione corretta integra il trattamento medico della mastalgia per i seguenti motivi: equilibra i carichi glicemici, mantiene un equilibrio tra cibo acidificante e basificante e contribuire con la sequenza di introduzione a una corretta retroazione ormonale. Sono inoltre interdetti gli alimenti che contengono ormoni. La nutrizione corretta è idonea per limitare il danno prodotto da una disregolazione ormonale impiegando strategie alimentari atte a contrastarla. In tale contesto la nutrizione utilizza una sequenza di cibi a PRAL negativo favorendo una situazione metabolica idonea a contenere l’infiammazione. Anche la valutazione dei carichi glicemici rispetto al fabbisogno orario è utile per le retroazioni ormonali implicate. Secondo la nutrizione corretta, le abitudini alimentari interferiscono in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Stress e nutrizione inadeguata comportano, infatti, una disregolazione anche del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Il cortisolo dovrebbe esprimere la sua acrofase circadiana intorno alle nove del mattino e la sua batifase circadiana a mezzanotte. Alla presenza di multepilici fattori patogeni e sopratutto in seguito a ritmi alimentari non coerenti, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Questa condizione è caratterizzata da perdita d’equilibrio tra gli ormoni CRH, ACTH e cortisolo. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali riguardano direttamente e indirettamente tutto l’equilibrio ormonale. Nel recupero dei corretti feed back regolativi nell’ nutrizione corretta è implicata una sequenza nutrizionale per la quale ogni alimento è correlato anche a un orario valido per la sua corretta assunzione. Un ulteriore parametro utile nel trattamento è la valutazione dell’idratazione e del corretto turn over idrico. Il paziente applica in nutrizione corretta una sequenza nutrizionale, che rispetta i rapporti glicemici commisurati all’orario, bilanciata nel PRAL e adeguata nel ricambio di acqua. Una nutrizione corretta integra la terapia convenzionale della mastalgia, contribuendo in tal modo a migliore gestione della malattia.
Alla presenza uno stile di vita dettato dalla pubblicità e dalle abitudini in vario indotte, si assiste a una alterazione poco favorevole dell’asse HPA. La nutrizione coerente è uno strumento rilevante anche nella prevenzione oltre che nella cure di molte malattie. Cibo e terapia sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando la sua iscrizione dell’operatore presso l’Ordine dei Medici. La strumentazione per eseguire l’analisi della composizione corporea è la premessa per un lavoro efficace. Il trattamento in nutrizione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello