Controindicazioni in nutrizione
La nutrizione come terapia è apprezzata dai pazienti e dai medici per l’assenza di controindicazioni significative quando correttamente prescritta. Gli controindicazioni in nutrizione sono correlati esclusivamente alla fase iniziale e di detossicazione che potrebbe attivare energicamente la funzione di organi emuntori. Successivamente la nutrizione coincide con un generale benessere del paziente. Uno dei primi segni descritti dai pazienti in nutrizione coerente è la sospensione dei MUS Medically Unexplainded Symptoms o disturbi vaghi e aspecifici. Il paziente che ha superato l’adattamento al nuovo regime nutrizionale, conferma il miglioramento dello stato generale e la sospensione di molti disturbi aspecifici.
La nutrizione coerente può interferire favorevolmente sui MUS Medically Unexplained Symptoms, contribuendo in tal modo a una migliore gestione del paziente. Una delle caratteristiche fondamentali della nutrizione coerente è costituita dal metodo d’indagine. L’analisi della composizione corporea, la rilevazione strumentale dei parametri metabolici e della tomografia elettrolitica extracellulare sono premessa per una valutazione oggettiva del soggetto preso in esame. Un alto livello di precisione ed efficienza nella valutazione della funzione metabolica permettono di definire gli obiettivi benessere raggiungibili in nutrizione per il paziente e evitare controindicazioni indesiderati. La nutrizione coerente è un approccio all’alimentazione basato sul calcolo del carico glicemico e del PRAL Potential Renal Acid Load ovvero la risposta sull’equilibrio acido base. Quando correttamente prescritta e eseguita, la nutrizione contrasta la perdita di massa magra e muscolare. Contemporaneamente si assiste ad una riduzione della massa grasso quando questo fosse necessario e ad un migliore equilibrio tra acido e alcalino. Il percorso verso questi obiettivi si esprime con il miglioramento dello stato generale del paziente e coincide con benessere. Al contrario percorsi nutrizionali basi sul solo calcolo delle calorie e su un approccio ipocalorico possono determinare nel paziente la perdita di massa magra e la persistenza di massa grassa, aggravando le condizioni di salute anche se si scende di peso. Sopratutto regimi che derivano dal “fai da te” o peggio dall’attività di informazione operata da mass media, possono essere pericolosi per la salute. Anche il confronto con una terapia basata solo sui farmaci merita di essere considera nel contesto di un attento esame degli controindicazioni in terapia. In qualsiasi uso dei farmaci come terapia, il medico deve accertarsi che il paziente non sia allergico o sensibile a quella data sostanza, in modo da escludere spiacevoli controindicazioni. I rischi dei farmaci più gravi sono connessi all’anafilassi. Le allergie ai farmaci, gli controindicazioni e le interazioni sono però sempre da considerare. Alcuni pazienti sono in polifarmaco, ovvero assumono rimedi diversi, avendo frequentato più di un medico, ognuno dei quali ha ricettato loro qualcosa. Il paziente può ingenuamente sommare le ricette, evolvendo in tal modo in malato esposto a polifarmaco, dunque particolarmente a rischio. La nutrizione non presenta l’intensità queste controindicazioni o interazioni ed è pertanto denotata da elevata tollerabilità. La nutrizione, quando corretta non ha controindicazioni rilevanti, ha un ruolo importante nel trattamento di molte malattie e può contribuire a ridurre il fabbisogno di farmaci per via sistemica.
La nutrizione coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere la risposta infiammatoria e la acidificazione associata a molte patologie. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una nutrizione coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. La nutrizione coerente è anche uno strumento di prevenzione importante per molte malattie. Cibo e cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici, assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in nutrizione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello