Formicolio e nutrizione e nutrizione coerente con il trattamento
Nel formicolio una nutrizione coerente con il trattamento applica strategie nella scelta del cibo idonee a contenere l’infiammazione e la acidificazione tipica di questi pazienti. La nutrizione coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere cooperare a terapia specifica favorendo o consentendo il processo di guarigione. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una nutrizione coerente si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. Il formicolio è caratterizzato da una sensazione di intenso dolore connesso ad un traumatismo, infiammazione o degenerazione di un nervo. Il dolore del formicolio si può proiettare nel distretto connesso al nervo impegnato.
Al dolore sono generalmente associate il formicolio, ovvero un sensazione associata talvolta a difficoltà motorie. La sintomatologia dolorosa è spesso unilaterale, ma può esprimersi anche bilateralmente. Il formicolio può dipendere da una patologia del nervo corrispondente o apparire come sintomo di una altra malattia che lo determina. La diagnosi di un medico è pertanto sempre necessaria e precorre qualsiasi trattamento. Il disturbo agli arti inferiori è talvolta un sintomo che accompagna la sciatica, in altre parole una patologia infiammatoria del nervo sciatico. La sciatica è causata spesso dalla compressione del nervo a livello lombare magari in seguito ad una protrusione del disco intervertebrale corrispondente. Altre cause di formicolio dello sciatico includono la stenosi del canale vertebrale, una condizione nella quale il canale vertebrale si restringe determinando una sollecitazione meccanica. La sciatica può essere altresì causata per la tensione muscolare e la compressione vertebrale conseguente a un carico improprio della colonna. La diagnosi corretta della situazione nella quale si trova il paziente affetto precede ogni trattamento. Per la diagnosi si ricorre agli esami radiografici, la risonanza magnetica, la elettromiografia e gli esami di laboratorio. La cura convenzionale delle formicolio impegna terapia farmacologica analgesica, antinfiammatoria, miorilassante, immonosoppressiva o cortisonica a secondo dei casi. Alcune pazienti con formicolio richiedono per cura della loro causa, tecniche di tipo chirurgiche al fine di ripristinare la salute. Implicazioni di tipo posturale possono essere valutate e trattate dall’osteopata e posturologo.
Una valutazione della nutrizione è consigliabile nel formicolio soprattutto per verificare strumentalmente una perdita della massa magra muscolare e\o aumento della massa grassa con tendenza all’acidificazione metabolica. Per tale valutazione è necessaria l’analisi della composizione corporea. Il formicolio evidenzia talvolta una incapacità del paziente a concludere la fase infiammatoria con tendenza ad un andamento cronico con riacutizzazioni episodiche associate a dolore. Questo tende a produrre un comportamento del paziente proteso a trascurare la prevenzione nella latenza clinica e dunque all’ uso eccessivo degli analgesici in fase di riacutizzazione. Il pregio del trattamento con nutrizione risiede proprio nel fornire uno strumento valido anche per la prevenzione delle riacutizzazioni, oltre che certamente per coadiuvare la cura delle fasi acute.
La nutrizione oltre a integrare la terapia nel formicolio è uno strumento di prevenzione rilevante e basso costo. Il paziente esegue da solo il trattamento. La nutrizione e la cura dipendono da relazioni ormonali, biochimiche e metaboliche. Il trattamento tramite nutrizione è integrativo di altri strumenti di terapia, ai quali si aggiunge. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici, assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in nutrizione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello